Istanbul, capitale di ben 4 imperi, ha visto nel corso dei secoli la costruzione di chiese e moschee su tutto il territorio. Si capisce subito appena si visita la città che la componente religiosa ha grande peso qui. Ci sono esempi di architettura bellissima e unica al mondo che hanno reso celebri le chiese e moschee di questa capitale internazionale. Ho scelto per voi le più affascinanti e suggestive.

Quante sono le moschee e le chiese ad Istanbul?

L’ultimo censimento di Moschee effettuato ad Istanbul risale al 2007: se ne contavano 2944. Ma oggi la situazione è cambiata perché Erdogan ne ha aggiunte altre in questi anni. Le ultime sono state: la basilica di Santa Sofia, convertita in moschea a dispetto delle rimostranze europee, e San Salvatore in Chora. Quest’ultima erano uno degli ultimi esempi di architettura bizantina sacra, ora è diventata una moschea. Oggi le chiese attive ad Instabul sono rimaste solo 123, e il numero va via via riducendosi nel tempo. Quando visitate Istanbul andate nelle sue più belle chiese, perché poi, passato qualche anno potreste non poterci più andare.

La chiesa di Istanbul in ferro fuso: la Chiesa di Santo Stefano dei Bulgari

Chiamata anche “Chiesa di ferro”, è utilizzata dalla comunità ortodossa bulgara. Riaperta nel 2018 dopo i lavori di restauro – finanziati dallo Stato – è fra i monumenti più interessanti della città. Si affaccia sul Corno d’Oro, neogotica,  è stata costruita interamente in ferro fuso. Si compone di parti prefabbricate che furono fuse a Vienna negli anni 90 dell’800′. Successivamente fu trasportata lungo il Danubio e montata a Istanbul. È una dei rari esemplari al mondo costruita in questo modo.

La Cattedrale di San Giorgio recentemente restaurata

La Cattedrale di San Giorgio in stile neoclassico si trova nel quartiere di Fener. Sede del patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, dopo i recenti restauri la cattedrale appare oggi ancora più ricca e bella. Dentro vi si trovano importanti reliquie sacre, come un frammento di una delle colonne sulle quali è stato flagellato Gesù.

Come entrare nelle moschee ad Istanbul

Per accedere alle moschee bisogna seguire alcune norme, oltre quelle anticovid recenti. Indossate abiti sobri, copritevi  e toglietevi le scarpe. Le donne devono essere interamente coperte, invece gli uomini non devono indossare pantaloncini corti, canottiere e t-shirt. Il personale dell’ingresso vi aiuterà a coprirvi con scialli se non avete abiti appropriati.

La Moschea Blu: un capolavoro da non perdere!

Una delle moschee più belle di Istanbul è la Moschea Blu, un’opera d’arte di valore inestimabile. Sultanahmet Camii, così com’è chiamata in lingua turca, è la più conosciuta tra tutte le moschee della città. 23 metri di diametro per 43 metri di altezza con ben 6 minareti, all’epoca della costruzione (XVII secolo) quanti ne possedeva La Mecca. Tutte le pareti interne sono adornate con le piastrelle blu finemente decorate, un capolavoro di architettura e arte che vi lascerà a bocca aperta. Sono 21 mila le piastrelle blu che creano quest’effetto unico.

moschea blu

Una delle moschee più visitate di Istanbul: la Yeni Cami

La Moschea delle Valide Sultan si trova – come la maggior parte degli edifici religiosi che visiterete – sul Corno d’Oro, è tra le più visitate di tutta la città, sebbene non sia una moschea famosa. Costruita a partire dal 1597, ha una storia lunga nei secoli, fu completata solamente nel 1663. Riccamente decorata con le maioliche di Iznik e foglie d’oro al suo interno, la Yeni Cami è una moschea che lascia impressionati per le sue dimensioni e i due grandi minareti. Ma la più imponente tra le moschee della città è un’altra.

La moschea di Solimano

Non potete andar via da Istanbul senza visitare quest’imponente moschea che si staglia sontuosa su uno dei sette colli di Istanbul. Nei pressi del Gran Bazar della città, si trova la moschea di Solimano il Magnifico, circondata da un ampio e curato cortile. All’esterno – ma non visitabile per il pubblico – si trova la tomba di Solimano. La vista è spettacolare: si gode la visione del Bosforo dall’alto. L’ingresso è gratuito ed è visitabile tutti i giorni, eccetto durante l’orario di preghiera. 6 ettari di suolo per un edificio che dà un senso di maestosità vedendolo da fuori, ma all’interno appare piuttosto spoglio. Le colonne che si possono ammirare all’interno sono state tutte prese da altri edifici: una proviene da Alessandria D’Egitto, un’altra da Baalbek e due da un palazzo bizantino.