Percorsi 3500 km circa, un viaggio on the road in Canada attraversando strade e sentieri da sogno, come nei migliori film.

Non era nei miei pensieri, arrivata a ciel sereno la proposta per un Fly & Drive in Canada con Made by Eden Viaggi che mi ha sin da subito incuriosito. Eppure il Canada, non so per quale motivo, non rientrava per niente nei miei viaggi imminenti, quelli da dover fare assolutamente.

Non avevo particolari aspettative nonostante, incuriosito, avessi sbirciato e non poco i paesaggi che mi aspettavano. Un tragitto lungo 3500km tra Montreal, Toronto e Quebec sino all’incredibile Tadoussac. Un lungo viaggio in auto, attraversando strade stratosferiche, paesaggi mozzafiato, circondati da alberi ed all’orizzonte montagne stracolme di verde, giallo e rosso autunnale.

Strade ondulate con ricchi sali-scendi; percorsi con l’entusiasmo di 11 ragazzini dinnanzi al più sorprendente regalo. Fermate lunghe ore dove ascoltare la natura, e le poche auto che attraversavano, era tanto piacevole quanto rigenerante.

Undici persone (5 uomini e 6 donne), undici storie da raccontare ed undici mondi totalmente opposti accomunati però dalla voglia di (ri)scoprire un mondo.

E questa volta proverò a raccontare il viaggio in modo differente, dividendolo in 7 capitoli.

CAPITOLO 1: Come, quando e perché in Canada?

Il viaggio on the road in Canada nasce fondamentalmente dall’idea da parte di Made by Eden Viaggi di far conoscere una terra (quella canadese) in modo differente. Farlo in auto ci ha consentito in primis di dettare i tempi; aspetto da non sottovalutare assolutamente

Avere il piacere di godersi il territorio, sostare e riposare. Per poi ripartire continuamente lasciando dietro ricordi, emozioni e – per quanto mi riguarda – scorci indimenticabili catturati attraverso le mie fotografie.

Il Canada è un paese ospitale. Quanto al clima, potrebbe diventare ostile in determinati periodi dell’anno; difatti l’ideale è durante il periodo pre-autunnale e autunnale. Si gode della bellezza di un foliage unico al mondo. Abbiamo trascorso esattamente 8 giorni, ma se si potesse però godere di più giorni sarebbe perfetto.

Le tappe sono state: Montreal, Toronto, Niagara, Quebec e Tadoussac.

E per un viaggio on the road in Canada non può certo mancare la sete di avventura e la curiosità di scoprire posti sconfinati, accompagnati da grandi metropoli urbane.

CAPITOLO 2: La metropoli Montreal

La prima tappa direttamente a Montreal, dove siamo atterrati, è stata una semplice passeggiata in auto e già intravedemmo le luci della città che mi ipnotizzarono totalmente. Sembrava di essere a New York con 20 anni di innovazione in più: meno caos e – soprattutto – più diligenza ed ordine.

Ospiti al Le Nouvel Hotel & Spa, un hotel non proprio al centro ma funzionale per ripartenze da e per l’aeroporto. Colazione ottima e ricca di frutta soprattutto!

Montreal di notte è magica e – siccome è possibile godere della città da diversi punti in collina – mi diressi sin da subito in alcuni punti strategici per godere della città.

Uno dei momenti che preferisco durante i miei viaggi, anche in gruppo, è la sessione fotografica notturna. Non sono un solitario ma adoro quel momento, dove mi godo i rumori della città o il silenzio della natura. Quel momento si trasforma per me in un momento di riflessione e riesco a produrre tanto di più.

In particolare, Montreal ha un fascino che mixato con quel senso di sicurezza di trovarsi in una città tranquilla, mi regalò quell’incoscienza (che mi prende sempre, sia chiaro!) di girare di notte con un bel po’ di attrezzatura alle spalle.

E lo faccio sempre, non potrei mai rinunciarvi.

Ahimè le ore di volo (circa 9) si fecero sentire ben presto e dopo cena diretto a letto.

CAPITOLO 3: Toronto

Fu la prima tappa in auto, circa 6 ore di viaggio. Una fermata per il pranzo in una cittadina dell’Ontario, Kingston, fondamentalmente funzionale al viaggio ma con ben poco da vedere.

Toronto invece è stupenda.

Pronti via e facemmo subito una mini crociera (circa 45 minuti) per godere dello skyline di Toronto direttamente dal Lago Ontario. E vi posso assicurare che il gioco vale la candela, a largo si apprezza ancora di più la città. Ancora meglio fatta verso l’orario del tramonto.

Ospiti presso il Chelsea Hotel, in pieno centro a Toronto. Le serate trascorsero veloci, stanchi ma fin troppo in estasi per le continue sorprese che il paesaggio canadese ci riservava.

Toronto ha perso la sua immagine originaria per diventare una delle città più dinamiche del Nordamerica. Un miscuglio cosmopolita di quasi tre milioni di abitanti appartenti a diversi gruppi etnici (più di 200). Toronto costituisce il centro finanziario e commerciale dell’intero Canada, vanta bei musei d’arte e negozi di lusso.

Le zone centrali di Toronto sono un piacevole mix di uffici, strade residenziali alberate e di negozi. Ottimi i mezzi pubblici per spostarsi in città: metropolitana, autobus e tram sono super efficienti.

Con Toronto è stato subito amore, e l’apprezzai ancora più di Montreal. Con circa il 40% quasi di popolazione non canadese, Toronto è una delle città più multiculturali al mondo: gli italiani circa 500.000. La seconda comunità in Canada, dopo i cinesi.

CAPITOLO 4: La sorpresa delle Cascate del Niagara

Quando visitai gli USA da solo nel lontano 2013, persi un autobus che mi doveva portare alle cascate del Niagara. Vuoi per pigrizia vuoi per la poca curiosità che avevo a riguardo, non le ho mai più messe in programma, nonostante le molteplici visite in America.

Questa volta però non mi sarei potuto perdere una delle attrazioni più spettacolari ed emozionanti. la sensazione di ritrovarmi in un luogo speciale l’avvertì sin da subito.

Mi aspettavo qualcosa di più contenuto e meno maestoso.

Passeggiando sul marciapiede che costeggia proprio le cascate ci si bagna facilmente per il vento che trascina ondate di acqua. Ed è una sensazione fantastica. In più in parecchi punti è possibile affacciarsi e quasi toccare l’acqua.

Facemmo una piccola crociera di 45 minuti, ci avvicinammo tantissimo al punto più alto e – prima di iniziare – ci diedero degli impermeabili usa e getta di colore rosso.

Impermeabili indispensabili, altrimenti saremmo diventati parte delle cascate. La maestosità di queste ultime è realmente disarmante. Di fronte a queste manifestazioni della natura spesso mi emoziono e l’adrenalina va tranquillamente alle stelle. Eravamo tutti sorpresi, in alcuni punti è difficile anche tenere gli occhi aperti tanta l’acqua ed il vapore acqueo che ci invase.

Ritornammo al punto di partenza completamente zuppi, io intento a fare foto avevo spesso parti del corpo non protette dall’impermeabile rosso. In più fotocamera bagnata letteralmente, fortuna che sia tropicalizzata!

Ed è stata una delle esperienze più belle di questo viaggio in Canada, le cascate del Niagara sono assolutamente un must. Non potete perdervele.

CAPITOLO 5: Il viaggio in auto

Il viaggio in auto riprese il mattino seguente, all’alba, per Montreal.

Fu un viaggio lungo ed intenso.

Non avevo mai fatto viaggi on the road così lunghi, specie in un paese così vasto come il Canada. Fu tutto amplificato: emozioni, rapporti, chiacchierate, silenzi. I viaggi in auto mettono a dura prova la convivenza tra i passeggeri. Ed io sono stato fortunato.

Conobbi persone speciali con le quali scambiare idee, pensieri e scherzare fu crescita.

Durante i viaggi in solitaria, ciò che più mi manca è il costruttivo scambio di pensieri. Amo ascoltare e parlare, soprattutto dove si condividono stupori come in Canada.

Giungemmo a Montreal per fare una gita in barca per visitare le 1000 isole. Molto particolare e caratteristico, il luogo fu sorprendente e pensare che persone ci abitano fu sorprendente.

Facemmo un tour in città e Montreal mi diede la carica giusta per scattare foto. Molto simile a Toronto per architettura e paesaggi.

CAPITOLO 6: Quebec City e Tadoussac

Probabilmente è il capitolo più intenso ma che farò fatica a descrivere dettagliatamente. Un viaggio lungo circa 1500 km (tra andata e ritorno), strade sconfinate costeggiate da alberi interamente ricoperti da foglie rosse e gialle.

Su e giù tra le strade, spesso affiancati da laghi e torrenti. Dove spesso facemmo sosta per ammirare la natura. Scattare foto fu un piacere per gli occhi, anche nell’ansia di dover ripartire. Eppure ci concedemmo pause più o meno lunghe nonostante dovessimo rispettare orari e tappe obbligatorie.

Alle belle metropoli come Toronto e Montreal, in Canada si alternano altrettanti paesaggi naturalistici mozzafiato. E girare in auto è la soluzione migliore proprio per godersi ogni piccola sosta.

Quebec City è una città che sorge nell’omonima provincia di Quebec. Forte dell’influenza francese, la città si presenta come un vero e proprio gioiellino da conservare e preservare. Fu un bel soggiorno, soprattutto perché alloggiamo in un hotel con una vista pazzesca sulla città: Hotel le Concorde.

La visita alla città fu guidata da Alejandra che ci portò in giro ad ammirare le varie attrazioni. Su tutte da non perdere ci sono: Cittadella, Terrasse Dufferin, Château Frontenac, Vieux-Haute-Ville. Con una passeggiata potete godervi, e magari con il bel tempo, tutto ciò che c’è di bello in città.

A Quebec City è possibile ammirare la città dall’alto, in quanto si divide tra la parte vecchia e quella nuova. E la parte antica (che corrisponde alla parte bassa) nasconde un fascino particolarmente coinvolgente. Graziose vie si susseguono con numerosi negozi tipici dove acquistare prodotti interessanti del posto. Da non perdere il gigantesco murales intitolato Fresque des Québécois, all’angolo con rue Notre-Dame.

La ripartenza verso Tadoussac fu appena dopo l’alba. Ci aspettarono circa 3 ore di auto, fu però il viaggio in auto più entusiasmante. Mai visto nulla di così splendido.

Preferimmo le strade interne all’autostrada e fu una scelta azzeccata!

L’unica strada ondulata e piena di sali scendi era di una bellezza disarmante.

Tadoussac è una città con un turismo abbastanza datato, ci sono pochissimi giovani. Probabilmente perché vista come una cittadina dove riposarsi e ricaricare le batterie. E fu proprio così per noi. Tadoussac ci diede modo di riposarci nel silenzio totale della natura.

L’alba seguente fu probabilmente il momento tipico di questo viaggio. C’era freddo ma non abbastanza da lasciarci intimorire. Con Ilaria ed Elena decidemmo di fare quattro passi e goderci le prime luci del mattino. La sorpresa fu tanta e ci godemmo a pieno quel momento lento su di una scogliera seduti.

Come ben sapete, alzarsi all’alba durante viaggi così stancanti è quasi un’impresa. Cerco però di dedicare 1-2 giorni per scattare all’alba, non per le foto ma per il momento clou: è magico passeggiare alle prime luci del mattino in luoghi che si osservano durante le ore giornaliere e che si trasformano totalmente.

A Tadoussac facemmo un tour molto particolare; a largo con alcune barche ad osservare le balene. Fu molto suggestivo scrutarne alcune che si dilettavano in mare.

CAPITOLO 7: Il rientro

Rientrare non fu mai così bello. La strada panoramica, itinerario stravolto per fare un salto ad uno dei parchi sulla strada di ritorno, fu un’emozione unica. Il foliage era molto più intenso e le foglie cadute di colore rosso davano un aspetto molto più canadese al contorno. Facemmo una piccola sosta di circa 2 ore per incamminarci all’interno di alcuni boschi.

Ed è il ricordo che porto gelosamente con me, racchiude tutto ciò che il Canada è stato per me.

Un viaggio on the road non era nei miei programmi, specie in un paese che consideravo poco, senza motivo.
Un viaggio on the road cambia il modo di vivere tutti i percorsi.
Un viaggio on the road è lento ed estenuante. Mette a dura prova qualsiasi nervo e qualsiasi comoda sensazione.
Un viaggio on the road non è per tutti ma per un qualsivoglia viaggiatore (curioso) è obbligatorio.

Made by Eden Viaggi si rivolge ai viaggiatori che cercano esperienze costruite su misura per esplorare nuove mete. Made è il viaggio di chi il mondo non vuole limitarsi a vederlo ma vuole sentirlo.

Gli esperti Made sono un gruppo di artigiani intenti a disegnare esperienze di viaggio personalizzate in base alle proprie esigenze e desideri. Di tappa in tappa, accompagnano il viaggiatore alla scoperta di ogni angolo del pianeta, indicando la strada che conduce al cuore pulsante di ogni luogo, per poterne assaporarne la cultura e vivere esperienze indimenticabili.

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