Dopo circa 12 anni di assenza, due anni fa sono tornato a Londra, per l’evento di un brand, ero solo di passaggio ed una sorta di comparsa.
Positivamente colpito, in quell’occasione mi ripromisi che ci sarei tornato al più presto.
Momento giusto, periodo perfetto. Avendo qualche giorno di ferie, approfittai di un volo abbastanza economico con Ryanair per tornare in quella Londra che mi aveva stregato.
L’intenzione era quella di scattare foto, rilassarmi, concentrarmi e trovare le giuste motivazioni/ispirazioni che di tanto in tanto necessito di avere. Erano ormai passati 3 mesi dal mio ultimo viaggio alle Seychelles e nonostante in programma ci fossero viaggi ben più lunghi, come il Canada a fine settembre, mi son detto: “Gianluca regalati un breve periodo nella capitale inglese.”
Decisi di trascorrere la prima notte in quel di Cambridge, nel mio immaginario era sicuramente più piatta, meno coinvolgente e di gran lunga triste.
Fortunatamente il tempo fu perfetto, il clima leggermente fresco (alla grande per me!) e ritrovai la calma ambita. Preferii dormire all’interno di un classico college di Cambridge (West Court- Jesus College) ed è stata un’esperienza molto carina e particolare. Cercare di immedesimarsi in una realtà molto lontana dal mio quotidiano ed allo stesso tempo spesso osservata in tv, è stato coinvolgente.
Le attrazioni a Cambridge non sono tantissime: college, chiese ed in generale l’architettura sono un bel vedere; c’è tanto verde e la calma (apparente?) fa da padrona. Ho incrociato tantissimi italiani che studiano proprio a Cambridge o ci lavorano. Un ragazzo di Francavilla Fontana, dopo aver riconosciuto che ero italiano, mi fece qualche domanda sulla mia visita a Cambridge. Lui fa il tatuatore e da circa 7 mesi si era trasferito a Cambridge dopo qualche anno a Londra. Cambridge, da lui definita un gioiello, rappresentava un punto di partenza a differenza di Londra dove la metropoli opprimeva il suo fare artistico.
Feci svolazzare il drone nei cieli di Cambridge e fu subito amore.
Sdraiato in uno dei tanti prati mi regalai ore e momenti di serenità e produttività. Colsi ogni attimo ed appunto tutto ciò che mi passava per la mente.
Dedicai il mattino seguente principalmente ad un giro in centro e a qualche foto scattata in piena libertà. Non avendo particolari commissioni fotografiche, mi sono concesso pause piacevoli. Difatti quando mi commissionano importanti viaggi sento il fardello della responsabilità, nonostante io rifiuti lavori pagati, avverto sempre quella sensazione del dover rendere e farlo al massimo.
Londra la volevo esattamente così: senza obblighi particolari né tantomeno consegne. Ho lasciato quindi che i miei occhi avessero la giusta ispirazione.
Prima del rientro a Londra, incontrai una ragazza che vive a Cambridge per lavoro. Noemi lavora presso l’università ed organizza eventi. Si trova qui da circa 5 anni e difende gelosamente la sua situazione nel Regno Unito.
Non torna spesso in Italia, per giunta viviamo a pochi km di distanza in provincia di Napoli, e preferisce sfruttare le ferie per viaggiare. Prendemmo un caffè insieme chiacchierando spensierati.
Treno per Londra per dirigermi sin da subito in hotel per lasciare la valigia e fare due passi. Per il soggiorno a Londra ho scelto il Bankside CitizenM Hotel, un 4 stelle abbastanza economico per essere al centro.
Una zona ben servita dai mezzi, molto comoda ed anche tranquilla. Ma Londra di sera si trasforma, come se ogni londinese aspettasse questo momento della giornata per liberarsi da ogni frustrazione.
Io però ero a Londra per rilassarmi, per cui girai sul London Bridge e rientrai in hotel ben presto.
Ho cercato di evitare la folla e le masse, mi danno noia e non mi regalano la giusta ispirazione.
L’indomani avevo una colazione prenotata in un posticino niente male. Essendo leggermente fuori dal centro, Fortunatamente poco battuto dal turismo in quanto necessita sempre di prenotazione (nei pressi del Tower Bridge).
Sveglia naturale e direttamente a piedi per fare quattro passi prima della lunga e ricca colazione. Il locale si chiama Coppa Club – Tower Bridge e feci praticamente un brunch: dolce e salato per affrontare al meglio tutta la giornata, sino alla sera.
Il posto era molto caratteristico e particolare, qualche foto così che vi possiate render conto da soli:
Voglio poi sottolineare e suggerirvi un altro posto che se non badate a spese per un té può essere veramente valido per un pomeriggio niente male. Si tratta del Mad Hatters Afternoon Tea dove si può trascorrere qualche ora all’insegna di un’atmosfera particolare e rilassante. In più cibo e bevande top..
Per la prima volta, per questo viaggio a Londra, ho acquistato tramite AirBnB un servizio fotografico tramite le esperienze. Non ne ero a conoscenza sinceramente, però navigando sul sito mi sono accorto per puro caso di questa sezione. Siccome quando viaggio in solitaria mi diventa sempre più complicato scattare delle foto a me stesso, mi son detto: “perché no?”
VI lascio il link al suo profilo, semmai voleste considerare questo tipo di attività.
Comunque tramite la sezione Esperienze di AirBnB potete trovare tantissime attività interessanti di ragazzi giovani e con tanta voglia di farvi conoscere sotto altri punti di vista la città che visitate.
I quartieri e le zone limiitrofe che più mi hanno lasciato il segno durante questo viaggio a Londra sono stati: Camden Town, Covent Garden, Soho, Carnaby Street, Notting Hill. Fonti per me d’ispirazione, mi hanno concesso di riposarmi e di ricaricarmi al punto giusto. Senza strafare, fuori da ogni schema o limiti di orari. Mi sono concesso un sessione di running, ho letto, ho mangiato, ho conosciuto persone piene di vita ed entusiasmo.
Sono tornato a casa sicuramente più forte e strapieno di idee.
Londra è un porto sicuro, ve lo garantisco.
ps: se volete ripercorrere un po’ le varie tappe che ho fatto, sul mio profilo Instagram trovate tra le storie in evidenza l’album di Londra. Magari potrete scorrere anche alcune foto che ho postato.