“L’arte della guerra” è il più antico trattato di strategia militare scritto da Tzu Sun, generale e filosofo cinese, che ha influenzato le tecniche di guerra cinesi per oltre due millenni, per essere poi adottato dagli eserciti di tutto il mondo.

L’opera espone i principi della dottrina bellica fornendo preziose indicazioni su valutazioni e gestione logistica di un conflitto, strategie e manovre di attacco e ritirata e tutto ciò che concerne una battaglia.

Detto così può sembrare un manuale freddo e sterile sulla guerra, ma non è affatto così; è un’opera assolutamente attuale, che definisco un “manuale di vita”, in quanto soprattutto negli ultimi decenni la politica e l’economia hanno prestato sempre più attenzione ai principi de “L’arte della guerra”.

Sun Tzu non si limita a fornirci indicazioni su come sconfiggere i nemici sul campo di battaglia, ma ci insegna la lucida razionalità con cui esaminare mezzi e fini della strategia, la lungimiranza con cui prendere le decisioni, la gestione dei conflitti in modo assolutamente non distruttivo.

La rivoluzione di questo trattato è che tutto ciò che si fa in guerra, lo si può riportare alla vita di tutti i giorni in quanto quotidianamente si palesano problemi ed ostacoli da affrontare. Io ritengo che questo capolavoro di vita può aiutare ad affrontare le “guerre” quotidiane, in quanto non parla solo di guerra intesa nel più intimo significato, ma tutto ciò che Sun Tzu ha scritto è trasportabile alla quotidianità. Tutti noi ci troviamo a combattere piccole e grandi battaglie giornaliere caratterizzate da sconfitte, vittorie, stratagemmi e altro. Il generale e quindi metaforicamente l’uomo vittorioso in guerra e quindi nella vita è colui che riesce a cambiare strategia ponendo come base la conoscenza di se stessi in primis, poi del nemico e soprattutto della situazione. E così nella vita di tutti i giorni.

È un’opera attualissima che ci insegna a studiare i punti di forza e di debolezza prima di noi stessi e poi dell’avversario, mantenendo la consapevolezza dei propri limiti ma anche la fiducia delle proprie forze.

Concludo con una frase cardine di questo meraviglioso trattato che consiglio a tutti di leggere qualora vi trovaste ad affrontare situazioni difficili e problemi all’apparenza irrisolvibili:

“Se conosci il nemico e te stesso, la tua vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia”