L’ho sottovalutata per anni ma un viaggio a Madrid dovevo concedermelo, per conoscere e capire una nazione che sempre più attrae ed intriga.

In solitaria per 4 giorni pieni nella capitale spagnola.

Durante una delle mie pause da riposo post-viaggio, stavo organizzando le mie ferie natalizie a lavoro. Avevo deciso di essere presente nei giorni “più caldi” del Natale così, giusto per cambiare, ho approfittato per un weekend lungo da trascorrere nella capitale spagnola. Il volo con Iberia, i prezzi non erano esorbitanti nonostante il periodo delicato. Non mi sono fatto quindi sfuggire il mio ritorno in Spagna. 

Avevo grossi preconcetti, nel 2014 sono stato ad Alicante e la cittadina spagnola mi era piaciuta molto. Ma sulla capitale avevo dei forti dubbi, ciò che mi attraeva (e mi attrae tuttora) è la Spagna del nord, quella del centro/sud proprio no. Barcellona l’ho sempre scartata a priori (ma ci andrò presto, spero) ed un viaggio a Madrid dal canto suo non m’ispirava più di tanto. 

Questo per dirvi che, prima di partire, avevo grossi preconcetti che forse mi hanno aiutato ad apprezzare la Spagna ed in particolare Madrid.

21 DICEMBRE

Ho deciso di evitare troppi sbattimenti prima di partire, così rinuncio di tornare a Napoli per fare la valigia. Avevo poche cose essendo tornato appena lunedì da Amsterdam, la valigia era praticamente vuota. Avevo messo in conto di tornare a Napoli per prepararla ma ci ho rinunciato per non stressarmi troppo. Quindi valigia vuota ed alle 6:40 volo per il viaggio a Madrid da Fiumicino, la mia prima volta con Iberia. Compagnia aerea che ho trovato eccezionale.

Il volo dura circa 2 ore, dormo praticamente tutto il tempo tanto da non accorgermi di essere in volo. Pensavo fossimo ancora fermi dopo circa 1 ora in cui ho fatto grandi sogni. Atterriamo, prendo la mia valigia che stranamente è la prima ad uscire e cerco di capire dove e come fare per raggiungere il centro. 

Avevo prenotato un hotel, il Soho Boutique Congreso. Hotel nuovissimo ed in pieno centro, ma di come raggiungerlo non ne sapevo nulla. 

Sto riscoprendo, viaggiando nuovamente in solitaria, l’ebrezza del non fare grossi programmi. 

Arrivo in aeroporto e cerco di capirci qualcosa, in Spagna non parlano inglese (non chiedetemi il motivo) ma mi piace sforzarmi per lo spagnolo e mi diletto anche a parlarlo, ahimè con scarsi risultati. Raggiungo il centro, dopo aver preso la metro e poi la linea del treno. Un’addetta ai lavori mi comunica che c’è una sorta di sciopero per cui potrebbero esserci ritardi. Tutto va liscio.

Raggiungo l’hotel dopo una passeggiata di circa 10 minuti.

Il cielo è terso, non si vede il sole ma c’è molta luce. Quella fastidiosa ma perfetta per scattare fotografie urbane, meno quelle paesaggistiche causa foschia. Il clima è perfetto.

La prima sensazione è quella di ritrovarmi in una città italiana del sud, incredibile ciò che riesco ad accostare a Napoli. Probabilmente l’influenza spagnola proprio sulla città partenopea è stata significativa: dal venditore ambulante alle strade, dai palazzi alle piazze. 

Sono molto stanco ma cerco di non riposare e di tirar fino a sera. Così preparo il mio zaino e mi riverso in strada.

Faccio un giro in centro (a sera colleziono ben 18km di passeggiata) tra: Puerta del Sol, Plaza Mayor, la Gran Via, La Latina (quartiere più tradizionale di Madrid!). Faccio un salto anche al Palazzo Reale, spettacolare oltretutto.

Rientro in hotel per cena e mi addormento presto.

22 DICEMBRE

Non mi svegliavo alle 9:30 da non so quanto tempo, mi sono ricaricato abbastanza. Mi aspetta una bella giornata tra i musei madrileni. Ero preparato a questo tipo di visite perché prima di partire, come al solito, faccio una chiacchierata con il mio amico Jacopo che mi preannuncia ciò che avrei visto e cosa avrei dovuto vedere! Se state organizzando un viaggio a Madrid non potete non considerare una visita a questi due musei.

Mi dirigo quindi al primo museo: del Prado. Un museo spettacolare, ricco di storia e strapieno di opere interessanti (sono circa 7000). Ero lì per osservare da vicino: Caravaggio, Goya, Raffaello e Velazquez. Cerco di perdere il meno tempo possibile, il museo è un vero e proprio labirinto ed il mio orientamento va in fumi quasi. Cerco di aiutarmi con una mappa ed indicazioni ai vari ingressi (sono circa 3 ingressi principali, per cui perdersi è semplicissimo). 

Quello che posso consigliarvi e da non perdere assolutamente se siete amanti dell’arte: Las Meninas di Velazquez, Davide e Golia di Caravaggio (I N C R E D I B I L E), L’andata al Calvario e Il Cardinale di Raffaello, Le Fucilazioni del 3 maggio e Maja desnuda Maja vestida di Goya, La Baccanale degli Andrii ed Il confronto tra Adamo ed Eva di Tiziano e Rubens, Le tre grazie di Rubens.

Dopo la tappa al Museo del Prado, mi dirigo verso l’altro museo che avevo puntato ormai da tantissimi anni: Museo Reina Sofia dove è esposta una delle opere di Picasso più belle e significative. Guernica è un’opera improvvisa del genio di Pablo Picasso che – come il suo solito – ispirato dal bombardamento di Guernica appunto compose il quadro in soli due mesi e lo espose a Parigi. Un dipinto cubista diventato uno dei maggiori capolavori di Picasso, olio su tela ed appartiene al movimento artistico riconosciuto come cubismo. Non vi racconto tutta la storia perché facilmente reperibile sul web ma se siete in giro a Madrid non potete non fare un salto qui. Sono di parte, lo so.

Dopo i due musei, mi dirigo verso il palazzo reale ma ancor prima faccio tappa ai Jardin de Las Vistillas ed in quella zona trovo un po’ ispirazioni tra l’architettura spettacolare di Madrid. Risalendo verso nord mi fermo al Jardines de Sabatini e poi al Temple of Debod fino al tramonto dove mi trattengo per qualche scatto dall’alto. Purtroppo la visuale non è apertissima (ci sono tanti alberi) dalla balconata. Poi c’è foschia ed il cielo non essendo limpido non vengon fuori le foto che avrei voluto.

23 DICEMBRE

Sveglia alle 8:30, colazione da Starbucks e lavoro intenso al pc proprio per non arretrarmi con il lavoro e ne approfitto perché fuori c’è una leggera pioggia. 

C’è tanta gente in giro, tutti a caccia del regalo all’ultimo momento. All’interno dei negozi c’è il delirio ed io personalmente già lo odio durante le mie permanenze in Italia, per cui cerco di virare altrove. Faccio un bel giro tra i palazzi di Madrid e mi concedo un bell’aperitivo/pranzo in alto. Al centro commerciale Cortes Ingles c’è un bar gourmet che si trova al 9° piano con una terrazza (protetta comunque dalle vetrate alte) panoramica.

Madrid mi ha regalato un po’ di tranquillità nonostante il periodo “caldo” per un viaggio rilassante.

Approfitto della bellissima giornata di sole (fa quasi caldo passeggiando) per scattare qualche foto con il sole, anche se il centro ormai l’ho girato già tutto. La città comunque non è piccolissima ma è tutto ben concentrato. Si riesce a girare bene tra una passeggiata ed un’altra.

Essendo domenica nel quartiere El Rastro fanno un particolare mercatino molto interessante. In un programma di viaggio a Madrid potreste considerare questo mercato per assaporare un po’ della cultura locale.

24 DICEMBRE

Il giorno del mio rientro in Italia, ho l’aereo alle 15:40 per cui dopo una bella colazione mi dedico ai piccoli regali da portare a casa. Approfitto della poca calca che c’è in giro sulla Gran Via.

Madrid in generale mi è piaciuta tantissimo, inaspettatamente la colloco in una delle tappe da fare assolutamente in Europa. La Spagna mi sta piacendo sempre di più.