Torino è la città dei miei sogni, la città italiana più sottovalutata ed anche per questo la più bella.
Misteriosa, parigina e vivibile. Ho trascorso un weekend per riviverla nel pieno della sua bellezza.
Mancavo da Torino dal 2013 dove per un paio di volte l’ho vista in occasione di alcune partite della Juventus. Fu subito amore e l’occasione di tornarci per un weekend non me la son persa. Ospite del Duparc Suites, ho trascorso 3 giorni intensi a spasso con la mia fotocamera, in solitaria.
DAY 1
“Stranamente” non è andato tutto liscio. Mattinata movimentata a lavoro e la scelta di lavorare due ore (su quattro) non ha pagato effettivamente. Meglio prendersi il giorno di ferie, lezione per la prossima volta!
Il capo mi ha trattenuto per urgenti comunicazioni circa la settimana successiva. Insomma inutili ritardi.
Arrivo al parcheggio di Arco di Travertino (una fermata della metro A di Roma), ovviamente strapieno (mai capitato) e per trovare un buco ci impiego troppo tempo ahimè. In più ai distributori automatici che erogano biglietti non accettano banconote da 20€. Perfetto! Per la prima volta in vita mia ho mostrato il famigerato tesserino.
Il treno partiva alle 10:45 ed io alle 10:41 sono arrivato alla metropolitana di Roma Termini, corsa da vero podista (ex) verso i binari e ‘fiuuuu’ ce l’ho fatta. Sudata ma ce l’ho fatta.
Annalisa su Instagram mi dice che il tempo su a Torino è terso ma non piove, mi rincuora. Almeno per ora. Odio l’ombrello come se fosse un qualcosa di cattivo, quindi imperterrito non l’ho portato. Non vorrei fare però la stessa fine di Nizza. Il tempo trascorso in treno lo impiego lavorando al blog ed inviando mail di lavoro anche se per avere una connessione stabile ho dovuto fare non pochi sbattimenti, se non aspettare tra una fermata ed un’altra.
L’arrivo a Torino non è stato positivissimo, pioggia leggera e grigiore ovunque. Prendo subito un taxi che mi porta al Duparc Suites che mi ha riservato una Junior Suite a dir poco favolosa che affaccia sul corso. Un’atmosfera molto intima, colazione perfetta e SPA strepitosa. Ho conosciuto Ezia, direttrice marketing della struttura, che prima della partenza, entusiasta, mi ha dato tutte le indicazioni sulla città di Torino. Una persona squisita e gentilissima, è giovane e fa un lavoro con non poche responsabilità. L’ho apprezzata tantissimo.
Mi riverso subito per le strade di Torino, bagnate ahimè. Il problema si fa più grande qualche ora dopo quando la pioggia diventa insistente. In molti mi hanno suggerito di camminare sotto i vari porticati del centro, ma proprio non mi trovo.
Ho bisogno della strada.
Passo l’intero pomeriggio tra le varie piazze del centro (Piazza San Carlo, Piazza Castello, Piazza Vittorio Veneto, Piazza Carignano), desisto a salire su al monte dei Cappuccini per il cattivo tempo. Rientro in hotel leggermente stanco, d’altronde i miei 16km li ho percorsi.
DAY 2
L’indomani mattina, dopo una notte leggermente travagliata causa mal di testa, sono in strada sin da subito: l’intenzione è quella di far volare il drone. Mi dirigo quindi alle spalle dell’hotel dove c’è il parco del Valentino.
Faccio una bella passeggiata nella speranza che la pioggia mi dia qualche ora di tregua. Appena smette di piovere, il mio Aquilotto (il drone per chi non lo sapesse!) è in cielo. Faccio un giro nel parco e catturo qualche piccolo momento, ci sono tantissimi podisti, così giusto per ricordarmi che non posso correre. In più conosco una fotografa intenta a scattare foto macro, che tra il foliage ed i fiori c’è tanto materiale al parco.
Rientro in hotel abbastanza zuppo. Ho un appuntamento a pranzo con una mia cara amica (di vecchia data) in centro a Torino. Manuela è un’infermiera che vive e lavora a Torino. Conosciuta ormai 5 anni fa proprio a Torino, non abbiamo mai perso contatti, mi suggerisce qualche posto carino per scattare foto e, nonostante il mio scetticismo, qualcosa porto a casa.
Dopo una bella passeggiata, decidiamo di fermarci in un posto molto carino dove cucinano solo patate (in tutte le salse!). Davvero unico. Alle 15:30 appuntamento al Caffè Platti. Un caffè storico di Torino, molto bello dove incontro Laura Comolli, una ragazza d’oro oltre che una blogger veramente in gamba. Un vulcano!
Le restanti ore del pomeriggio le trascorro in giro cercando di fare foto, invano. Rientro in hotel per lavorare, in serata cena giapponese con la mia amica Manuela. La saluto, con la promessa di rivederci presto.
DAY 3
Il treno parte alle 11:20 da Porta Nuova, poco ho potuto fare in questa Torino ma ci tornerò presto, con il sole magari.