Della Lapponia conoscevo poco o niente,  a parte tutte le leggende che si narrano su Babbo Natale.

Consumismo a parte, ho deciso di intraprendere questo viaggio – durante i mesi meno battuti – alla scoperta della Lapponia Finlandese per osservare sul posto la vita di questo popolo tanto affascinante quanto ricco di storia.

DAY 0

La partenza è stata più movimentate del solito. Vengo da un weekend che definirei di fuoco: la mattina tre riunioni lavorative mi portano via praticamente tutto il tempo a disposizione per le ultime cose (che poi non sono mai le ultime ma quelle necessarie!). Sono però sano e salvo, riesco a mettermi in macchina, prima però faccio tappa da Fotoema per ritirare l’ultimo accessorio fotografico (forse quello più importante). Alle 16:00 sono pronto per la volta di Fiumicino dove ho l’aereo alle 19:45 per Helsinki per poi arrivare a Rovaniemi.

 

Non avevo mai lasciato l’auto a Fiumicino, così con il consiglio di qualche amico la parcheggio in uno dei tanti che prenoto tramite il loro sito web (si risparmia qualcosina) e con una navetta mi portano alle partenze del terminal 3. Fiumicino è sempre bella rivederla, anche la stessa cittadina dove ci ho lavorato per circa 5 anni. Tutto in perfetto orario, forse anche troppo. Consegno il mio bagaglio da imbarcare in stiva e sono dentro per soli 200gr. Mi accorgo sin da subito la poca affluenza al gate di partenza, salito in aereo conto i passeggeri e siamo circa 30 di cui l’unico italiano sono io. FANTASTICO! Il viaggio inizia proprio bene, credo di aver scelto il volo giusto per me.

Dal 1995 al 2004 l’Assemblea Generale della Nazioni Unite ha indetto il decennio internazionale a favore delle popolazioni indigene. Vengono così sostenute attività per sensibilizzare e aiutare le minoranze a prendere coscienza, a ottenere diritti e sviluppo sociale. Premesse interessanti per un viaggio alla scoperta della Lapponia che durerà ahimè poco (circa 6 giorni).

Non viaggiavo in solitaria da ormai 3 anni (l’ultimo viaggio da solo l’ho fatto a Bordeaux, qui il mio racconto di viaggio) e quello non fu un vero e proprio salto di gioia, da allora quindi decisi di prendermi una pausa dal viaggio in solitaria ed ho evitato quindi di partire.

Un viaggio alla scoperta della Lapponia però ha stimolato nuovamente la mia curiosità di rivivere il viaggio in solitaria.

Atterro ad Helsinki, dopo circa tre ore e mezza di volo. Qui c’è un’ora avanti ma comunque non mi aiuta, passo la notte seduto nell’unico bar aperto all’aeroporto dove tra un sorso di caffè ed un morso di muffin cerco di metter insieme tutte le idee raccolte. Quando viaggio da solo difficilmente faccio programmi di viaggio, cerco di viverlo a sensazione. In questo caso però ho deciso, grazie anche al tempo a disposizione in aeroporto, di programmarmi quanto meno un paio di giorni. Per il resto mi son ripromesso di viverlo giorno per giorno.

In aeroporto fa abbastanza freddo ed io sono a mezza manica, per cui dormire (anche sulle panchine) è veramente dura. Evito quindi di farmi venire strani torcicolli ed insoliti raffreddori! Ho l’aereo alle 7:40 per Rovaniemi che impiega circa 1 ora e 10 minuti, anche questo è mezzo vuoto (circa 50 persone all’interno). Praticamente è la mia ora di sonno per questa “notte”, crollo come un bambino appena accomodato.

Alla scoperta della Lapponia

DAY 1

Pronto per l’atterraggio, mi accorgo subito che qui tutto è addobbato con renne e babbi natale. L’aeroporto di Rovaniemi è particolarmente piccolo, mi aspetta però la Sixt.fi che mi concede una bellissima Mercedes Classe A nera modello 2018. Inutile sottolineare che la valigia era già pronta, erano solo 3 d’altronde!

Il mio primo approccio all’auto non è dei migliori: avviarla non è stato semplice. Dal cambio automatico al freno a mano meccanico a quello elettronico, retromarcia…Insomma impiego una quindicina di minuti per familiarizzare, poi è sbocciato l’amore. L’auto si guida benissimo e regala un’esperienza di viaggio unica. Mi dirigo subito in hotel nonostante sia realmente presto (circa le 9:00) sperando che la stanza sia pronta già. Fortunatamente c’è poca gente anche in hotel e la camera riservatami è già sgombera (probabilmente da un po’ di giorni già!).

LA STANZA – L’HOTEL (Arctic Tree House Hotel)

Alla scoperta della Lapponia

L’impatto è incredibile, sembra di essere in un film. Quelle fotografie che avevo visto precedentemente su internet non rendevano abbastanza. L’hotel si trova leggermente dislocato dal centro (a piedi non è il caso) nei pressi delle varie attrazioni (Santa Klaus Village, Husky Park etc.. etc..) in mezzo alla natura. La mia stanza è l’ultima e mi hanno riservato un trattamento veramente unico, in quanto avendo tutta la visuale libera davanti, posso godere dello spettacolo degli alberi e del silenzio più totale. La stanza non è grandissima ma si hanno gli giusti spazi per far tutto, il letto ha di fronte una vetrata stupenda che affaccia proprio tra i boschetti. Vi lascio giusto qualche foto, garantendovi però che non rende quanto possa rendere da vicino:

Sono molto stanco però preferisco non riposare adesso in modo tale da tirare fino a sera senza sbalzi di sonno. Voglio da subito capire dove mi trovo.

Rovaniemi è un centro importantissimo per chi vuol intraprendere un viaggio alla scoperta della Lapponia, perché ben attrezzato e dotato di ogni comfort gradito ai turisti. Effettivamente mi accorgo sin da subito che qui ogni cosa è stata trasformata per dar vita ad un vero e proprio commercio. Ma non è importante, il periodo è assolutamente fuori stagione e non sono affatto interessato al villaggio di Babbo Natale oppure a slittare con gli Husky e Renne.

Mi reco sin da subito alla biblioteca di Rovaniemi, singolare per l’architettura progettata da Alvar Aalto, un posto davvero straordinario sia per studiare che per fare ricerche. Mi accorgo infatti che il popolo locale (soprattutto universitari) la considerano una vera e proprio fortezza. Dopo questa visita, preferisco farmi un giro in centro per capire effettivamente dove mi trovi: la sensazione è quella di trovarmi in una cittadina veramente poco frequentata. Ci sono molti anziani e pochi bambini che giocano in piazza, spesso spericolati sulle biciclette. Decido così di allontarmi dal centro e di perdermi un po’ con l’auto per catturare qualche foto dal drone. Mi affaccio per sbirciare cosa c’è fuori al villaggio di Babbo Natale, incuriosito. L’ente del turismo di Rovaniemi mi propone una visita, rifiutata con gentilezza. La coda per entrare non è esagerata, anzi. Sembra insolito ritrovarsi bambini che vogliono farsi una foto con babbo Natale ad Agosto. Rientro in Hotel dove mi aspettano un po’ di foto all’interno della stanza e all’esterno della struttura. Salto il pranzo e mi dedico sin da subito alla post produzione delle foto scattate.

Alla scoperta della Lapponia

In Lapponia i visitatori non vedranno molti monumenti. Secoli di storia hanno plasmato il difficile rapporto tra uomo e natura, non quello tra uomo e arte come accade spesso nel resto d’Europa. Questa regione in passato ha ben conosciuto e patito la febbre dell’oro. Infatti in queste zone tantissimi avventurieri con brame di conquista hanno scavato per più di un secolo.

Ritorno in Hotel dove mi concedo una piccola cena e poi dritto a letto. Mi aspettano le stelle.

DAY 2

La mattina svegliarsi con quest’atmosfera sembra surreale, ho preferito dormire con le tende leggermente aperte così da godere le prime luci dell’alba. Colpisce il silenzio rotto soltanto dall’abbaiare di qualche cane e dallo scricchiolio dei passi sulle foglie ormai già cadute. I rumori sono pochissimi ma amplificati al massimo.

Alla scoperta della Lapponia

Preferisco fare una bella colazione come al solito, nell’hotel c’è abbondanza e ritrovandomi da solo in sala mi dedico un’ora anche per scattare qualche fotografia. Poi avendo preso accordi con l’Husky Park, con non pochi dubbi, mi dirigo con la mia macchina fotografica all’esterno della struttura. Mi accorgo sin da subito che sono l’unico visitatore per ora presente. Il parco è abbastanza piccolo ma la prima impressione non è molto positiva: sembrava di essere allo zoo. Scambio quattro chiacchiere con un’addetta ai lavori dell’attrazione, mi garantisce ovviamente che i cuccioli sono trattati benissimo e vivono nel modo migliore possibile. Come al solito gentilissimi, mi spiegano un po’ la storia del parco e della vita media di un husky siberiano. Non sono particolarmente coinvolto, mi aspettavo che i cani fossero liberi di scorazzare e invece sono chiusi all’interno di gabbie più o meno grandi.

Essendo poi stata un’estate anomala (raggiunti i picchi di 32-33°) gli huskies sono molto calmi ed assonnati soprattutto, infatti dormono quasi tutti a parte qualcuno un po’ giocherellone. Il parco di per sé è abbastanza piccolo, per cui ci perdo circa una mezz’ora per visitarlo tutto. Mi soffermo poi con una ragazza che lavora lì e mi fa accarezzare leggermente un puppies nato 3 giorni prima. Una delicatezza incredibile!

Decido di incamminarmi verso l’uscita, percorrendo un piccolo ponte mentre sto sistemando la mia attrezzatura fotografica noto che in uno spazio adiacente al parco (leggermente più lontano) c’è un husky libero di scorazzare. Ovviamente chiedo subito se posso entrare e catturare qualche foto, risposta negativa.

In definitiva, che sia un’attrazione prettamente turistica è assodato. Ovviamente gli huskies vivono benissimo ed hanno tutto ciò di cui hanno bisogno. Tranne la libertà.

Non volevo slitte trainate da renne od husky, in uso soltanto per i turisti né mi interessava far indossare di proposito costumi tradizionali come si vede spesso nelle cartoline o documentari. Sto cercando storie di vita vera, tenendo ben lontano il consumismo da turisti.

Vado al centro di Rovaniemi e mi dirigo verso l’ente del turismo che gentilmente mi ha concesso il culture pass per visitare tre musei in particolare: Arktikum, Pilke Science Center ed il Korundi House Culture. Persone gentilissime e a modo, come sempre. Approfitto anche per comprare qualche regalino, si trovano tantissime cose sfiziose essendo anche uno dei pochi posti dove comprare souvenirs. Provo a dare un’opportunità al centro di Rovaniemi dove magari scattare qualche foto, l’ispirazione non mi travolge. Prendo l’auto e mi dirigo non so dove, in cerca di momenti e attimi da catturare.

Alla scoperta della Lapponia

L’attenzione ricade in questa sorta di spazio enorme dove è possibile fermarsi con l’auto e con il drone mi diverto un po’. C’è abbastanza vento quindi preferisco non farlo volare troppo alto, onde evitare di trovarmelo ad Helsinki il mio “aquilotto”. Faccio quindi una passeggiata in un boschetto. Le betulle sono maestose e mi rendo conto di quanto sia insuale vederle così, pensando che durante l’inverno vengono completamente ricoperte di neve e ghiaccio (le temperature qui scendo tranquillamente sotto i 30 gradi centigradi!). Funghi, frutti di bosco, foglie cadute e colori che iniziano ad esplodere per un autunno che dura relativamente poco. Ruska in finlandese significa autunno e qui durante questo periodo i colori sono magici, a Rovaniemi tendono ad essere sul rosso.

Rovaniemi è attraversata da fiumi e circondata da laghi, quindi è veramente uno spettacolo vederla dall’alto:

Alla scoperta della Lapponia

Alla scoperta della Lapponia

DAY 3

Questa mattina ho un appuntamento con Aksana di Yoganature alle 09.00 mi passa a prendere in hotel e ci dirigiamo verso le montagne dove, con il marito, gestisce una farm di Husky e di tanto in tanto fanno tour particolari (canoa, passeggiate con i cani, yoga e molto altro). Lei è una ragazza polacca che da più di 15 anni si è trasferita qui a Rovaniemi dove ha conosciuto Antti l’attuale marito. Antti invece è un fotografo pubblicitario e lavora proprio in centro, d’estate e nei mesi più turistici si trasferiscono in questa località (a 20 minuti dal centro) proprio perché concedono alcuni tour. Mi raccontano che preferiscono cadenzare i tour e selezionarli in modo da evitare ondate di turisti. Effettivamente mi rendo conto di ritrovarmi nella natura più incontaminata dove qualsiasi rumore è amplificato.

Arrivo in questo luogo magico, ci sono alcune case rosse di cui una, la più grande, che è piantonata da un husky in attesa del nostro arrivo.

Alla scoperta della Lapponia

Familiarizzo con i 18 husky che hanno e ne scelgo uno per la passeggiata, sono molto contenti tant’è che uno di loro fa pipì sulle mie scarpe! Niente paura, avevo le scarpe che Antti mi aveva cortesemente concesso.

Ci dirigiamo verso il boschetto trascinati dai cani che sembrano andare in automatico anche se di tanto in tanto gli diamo la giusta direzione. Mi concedo qualche pausa per scattare alcune foto, il posto è veramente magico.

Al rientro verso la casa, Aksana mi chiede se voglio fare un giro in canoa. Il mio dubbio che esprimo, con paura, è uno solo: ma la mia attrezzatura fotografica? Le spiego se ci ribaltiamo non è proprio una bella cosa, per giunta non sono mai entrato in una canoa, figuriamoci se non mi ribalto! Antti mi rassicura però che se non mi alzo in piedi non succederà nulla. Lascio comunque lo zaino in casa e porto con me solo la fotocamera con il teleobiettivo. Antti è bravissimo e mi guida in canoa, io preferisco star fermo a scattare foto, però poi la curiosità di remare è troppa, quindi mi cimento. Le mie braccia non è che siano del tutto allenate, anzi. Sento subito dopo la fatica!

Alla scoperta della Lapponia

Antti mi spiega che questo lago è strapieno di pesci, infatti ci sono molti pescatori e mi aggiunge che ovviamente in inverno diventa completamente ghiacciato. E la cosa simpatica è che le persone ed i bambini durante l’inverno ci giocano su, nonostante il pericolo! Però effettivamente durante le mie remate (e che remate) mi accorgo che il fondo è praticamente ad un palmo della mano o poco più profondo. Nel mezzo invece arriva massimo a 2,5 metri di profondità. Mi confessa che la vita gli è completamente cambiata da quando hanno deciso di dedicarsi anche a questo tipo di attività che fanno con amore e dedizione per la natura.

 

Aksana mi riaccompagna gentilmente in hotel dopo aver aggiunto un piccolo ma grande tassello alla scoperta della Lapponia, solo dopo aver fatto volare un po’ aquilotto. Mi rinfresco e mi preparo le valigie per il giorno dopo: mi aspettano 300km di auto verso il nord più spinto!

Alla scoperta della Lapponia Alla scoperta della Lapponia Alla scoperta della Lapponia

Il pomeriggio è quasi iniziato, preferisco fare un giro in centro per bere qualcosa di fresco. La giornata è bellissima, un sole che non scalda e ci sono appena 21°.L’aria respirabile, poche auto in giro, qualche bambino che gioca in piazza e qualche vecchietto beve birra. Mi concedo una bella pausa nel mio bar preferito (Cafè e Bar 21), dove conosco una coppia di fidanzati: Laura e Tim. Sono entrambi originari di Rovaniemi e vivono insieme da pochi mesi ma sono fidanzati da parecchi anni nonostante la loro giovane età. Laura è una farmacista, mentre Tim sta conseguendo la laurea in giurisprudenza e tra pochi mesi farà un erasmus in Italia, precisamente a Torino. M’invitano a prendere un caffè più tardi da loro e, dopo una passeggiata insieme, ci dirigiamo verso casa loro. Ci tengono a farmi vedere la casa che è quasi terminata. Ci sono alcuni scatoloni in giro ma il grosso è fatto, abitano in una zona prettamente residenziale di Rovaniemi comunque ben collegata da piste ciclabili dal centro. Prima di entrare mi spiegano che si cammina scalzi in casa, quindi tolgo le scarpe ed anche i calzini, io odio camminare scalzo a dire il vero però… ci tenevano. Inizialmente cammino leggermente sui talloni, poi per non fare brutte figure mi adeguo.

Mi offrono un bel caffé e ci sediamo fuori il terrazzino, mi raccontano la loro vita ed è impressionante di quanto siano felici e di come la loro vita sia cambiata, allo stesso tempo riconoscono che loro sono stati facilitati anche dalle famiglie li hanno permesso di frequentare le scuole giuste ed indirizzati. Infatti sono coetanei (24 anni) ed hanno praticamente già realizzato parte della loro vita lavorativa, almeno per quanto riguarda Laura. La vita a Rovaniemi è molto cara ma al contempo ricevono paghe lavorative commisurate al tenore, mi spiegano che la Finlandia ha tasse altissime proprio perché lo stato offre servizi impeccabili.

Tim mi chiede se mi va di scattare qualche foto a Laura in riva al lago, avendo con me l’attrezzatura ed essendo relativamente presto decidiamo di dirigerci in auto a 15 minuti di distanza dal centro. Mi portano in questo piccolo bosco (strano vero?), parcheggiamo l’auto e ci inoltriamo verso l’interno. Arriviamo a riva di un lago dove ci sono pochi ragazzi che ascoltano musica e si rilassano su di una piattaforma in legno che affaccia sull’acqua. Il sole sta quasi per tramontare, i colori sono spettacolari, tendenti al rosa con alcune sfumature arancioni. Scatto qualche foto e decidiamo di tornare perché sta per diventare buio e non essendoci illuminazione rischieremmo di non trovare la via del ritorno!

Alla scoperta della Lapponia

Dopo aver riaccompagnato i due amici a casa, mi dirigo di nuovo sulla strada che portava a questo laghetto. Avevo memorizzato un paio di posti niente male per fare delle foto paesaggistiche. Ben presto però rientro in hotel, dove mi aspetta il mio super lettone.

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DAY 4

Il mattino mi sveglio presto, faccio colazione e mi metto subito in viaggio verso il nord, direzione Saariselkä. Prima però faccio tappa al centro di Rovaniemi dove ho intenzione di sorvolare il ponte che collega il centro con la periferia. Le tre ore di auto scorrono velocemente anche se i limiti di velocità sono un po’ troppo “limitanti”, mi fermo spesso perché il paesaggio offre spunti stupendi per lasciarli indietro.

In un’area di sosta conosco Fred, un locale che vive nei pressi di queste boscaglie. Un vero nomade, almeno in passato. Mi dice che ha origini Sami ed effettivamente riscontro un po’ del carattere tipico: difficile da comprendere, schivo e di poche parole. Sotto una barba folta pare non avere espressioni, freddo come non mai. Fuma un sigaro e seduto di fianco all’auto mi chiede cosa effettivamente ci faccia in questi luoghi sperduti.

Alla scoperta della Lapponia

 

I Sami, probabilmente il popolo più antico d’Europa, hanno una storia incredibile. Ed il mio viaggio on the road alla scoperta della Lapponia è un tentativo a scoprirne di più: come si cresce, come si vive, che prospettive dci sono, cosa fa la gente per vivere.

Per la strada incrocio parecchie renne e provo un’inconsapevole ripugnanza all’idea della macellazione perché sono animali e timidi. Anni mi dice che sono simili alle pecore, quindi immaginate quanto siano innocue.Alla scoperta della Lapponia

Arrivo a Saariselkä, meta prettamente turistica nei mesi invernali ma d’estate diventa un vero e proprio luogo mistico. La città è nota per le corse all’oro che in passato hanno caratterizzato il luogo, in particolare è stata deturpata da avventurieri che cercavano fortune. Tuttoggi è possibile addirittura trovare piccoli rinvenimenti di oro tra le boscaglie in altura.

Mi accorgo sin da subito che il villaggio, costituito da poche casette, 2 negozi di souvenirs, un supermercato ed una pompa di benzina è praticamente deserto. A parte qualche passante e/o turista con l’arte dell’avventura come me, c’è veramente poca gente in giro. Mi dirigo verso l’hotel (Star Arctic Hotel) che si trova più in alto, verso una collina che affaccia proprio sul villaggio. Mi riservano una stanza particolare con una sauna all’interno ed una vista spettacolare. Il mini appartamento, sviluppato su due piani, è praticamente un soppalco dove c’è il lettone con una finestra stupenda che da’ sul cielo. Da quassù c’è molto vento per cui far volare il drone non è proprio l’ideale, nonostante confesso io ci abbia provato ma dopo aver visto alcuni sbandamenti pericolosi ho preferito rinunciare.

Sono molto stanco ma non demordo e posate le valigie vado a fare un giro nel villaggio per capire l’andazzo, ed è quasi traumatico l’impatto. Il nulla.

Un popolo sconosciuto ai più va preso per quello che è, senza pretendere che abbia la nostra stessa visione di vita e che rispetti quelli che per noi sono gli standard. Sono un popolo schivo e poco propenso al dialogo, gli stessi commessi dei negozi (rettifico, dell’unico supermercato disponibile in zona) non parlano l’inglese ed al mio “is it still?” rispondono chissà cosa. Ovviamente l’acqua era frizzante, non ho bevuto una serata intera.

I fenni sono straordinariamente selvaggi e orribilmente poveri, non hanno armi, né cavalli, né dimora fissa […] e non sentono più l’affanno del desiderio (Tacito)

Soltanto da poco esiste una tradizione letteraria scritta ed alcuni usi linguistici sono ormai andati persi con gli anni. Non va dimenticato inoltre che sono in tanti gli analfabeti nella propria lingua madre.

La sera c’è la partita della Juventus.

DAY 5

E’ domenica ed il risveglio nella mia camera è leggero e tranquillo, non sento il peso della frenesia né tantomeno la corsa che solitamente mi caratterizza quando sono in viaggio. Spesso mi ritrovo in grandissime città dove perdere tempo anche solo per rilassarsi a letto è un eufemismo. Vado quindi a fare colazione con tutta la calma olimpica (quella caratteristica del popolo Sami).

In sala sono in compagnia di una coppia di signori, sulla quarantina. Fa effetto vedere persone un po’ più giovani! Faccio colazione assaggiando qualcosa di tipico, non gradisco particolarmente il salato a colazione ma quando sono in viaggio, saltando spesso il pranzo, mi concedo delle uova con un po’ di pane tostato.

Mi spingo con l’auto ancora più a Nord, direzione Inari tappa imperdibile per un viaggio alla scoperta della Lapponia.

Le condizioni di vita in questi villaggi è leggermente precaria e la disoccupazione ovviamente è altissima. Molti guadagnano facendo artigianato. Guadagnano abbastanza bene grazie ai turisti che attraversano la Lapponia ed essendo pochi i villaggi che si incontrano durante la strada, gli artigiani stessi vendono a caro prezzo i loro prodotti. I più ricchi invece sono quelli che posseggono più di trecento animali. I piccoli allevatori invece riescono a malapena a sopravvivere.

Nei piccoli centri esistono scuole serali per imparare a conciare le pelli e a fare le caratteristiche scarpe con la punta all’insù.

Alla scoperta della Lapponia

Tornando mi fermo in un piccolo villaggio un po’ più in alto. Il tempo non è dei migliori ed i nuvoloni mi fanno desistere nel proseguire scalando la collina. Ma se avete in programma un viaggio alla scoperta della Lapponia non potete mancare qui. Torno indietro, mi fermo al supermercato prendo qualcosa per pranzo e torno in stanza. Mi concedo una bella corsa rilassante ed allenante al tempo stesso. L’aria è pulita ed è un piacere correre in questo spettacolo della natura.

Torno per un bel bagno caldo ed un po’ di relax al pc dove mi concedo qualche ora anche per il Gran Premio d’Italia della Formula Uno. L’indomani sarei dovuto partire per un tour fotografico tra le montagne, le previsioni però non promettono nulla di buono.

DAY 6

Torno a Rovaniemi dopo un viaggio di ritorno abbastanza rilassante, l’auto si guida benissimo ed è un piacere con il cambio automatico. Prendo accordi con Annita, una bravissima fotografa di origini lappone, per farmi scattare qualche foto wild! Ci incontriamo il martedì prima della mia partenza.

Alla scoperta della Lapponia

La giornata di lunedì la passo in giro a scattare foto, luoghi che mi sono sfuggiti. In più dedico del tempo al mio lavoro proprio per non arretrarmi troppo. Faccio gli ultimi regali previsti per il mio viaggio alla scoperta della Lapponia, mi lincerebbero se tornassi senza souvenirs! Infatti decido di comprare dei plaids con le renne stampate davvero carini.

Mi rifugio nuovamente in un bosco dove posso concentrarmi in cerca d’ispirazione.

I boschi in Lapponia rappresentano una parte fondamentale e chi visita questa terra non può trascurarne  l’esistenza. Esistono centinaia di cabine sui laghi dove si può pescare o cacciare oppure semplicemente fare passeggiate ed escursioni.

Alla scoperta della Lapponia Alla scoperta della Lapponia Alla scoperta della Lapponia Alla scoperta della Lapponia

DAY 7

E’ il giorno della partenza, sono contento di tornare. Capita sempre così, quando sono fuori poi riprendere la mia routine mi regala quell’ebrezza di frenesia che adoro. Alle 18:10 ho il volo da Rovaniemi per Helsinki, prima però mi vedo con Anni che gentilmente mi concede un po’ del suo tempo per scattarmi delle foto.

Ci incontriamo fuori ad un supermercato, è una ragazza brillante ha 22 anni e frequenta l’Università ad Helsinki ma la sua famiglia vive qui a Rovaniemi. Lei di tanto in tanto torna qui in città per stare con i suoi genitori ed i suoi 5 cani che adora. Ha un viso tipico finlandese, chiara di carnagione, occhi quasi di ghiaccio e le espressioni non sono il suo forte. Muove poche parti del volto quando parla e gesticola poco. E per il mio viaggio alla scoperta della Lapponia, Anni mi aiuta tantissimo nel capire piccole sfaccettature che in un viaggio normale non si afferrano.

Ha una macchina fotografica di tutto rispetto (una Canon 5D Mark IV che ho posseduto per un anno e mezzo) ed un’ottica che promette sicuramente bene. In più lei è molto coinvolgente e cerca sempre di mettermi a mio agio nonostante io sia un pezzo di pietra. Ci dirigiamo in una località dove c’è un hotel praticamente vuoto ma che d’inverno è uno dei più frequentati. Sorge su una collina da dove parte una funivia (attualmente in disuso per il periodo) che arriva alle pendici della montagna.

Alla scoperta della Lapponia

C’è una sorta di fabbricato a punta dove scattiamo alcune foto, ci inoltriamo poi tra gli alberi in cerca delle ispirazioni giuste. Infine ritorniamo alla macchina dove gentilmente mi concede altri scatti.

E’ giunta l’ora del pranzo, lascio Anni al punto di ritrovo che ha la sua macchina parcheggiata. La saluto con tanti ringraziamenti. Mi fermo per il pranzo e poi comodamente vado verso l’aeroporto dove consegno l’auto ed attendo l’apertura del gate. L’aeroporto di Rovaniemi è minuscolo, ci sono 4 panchine dove ci si può rilassare, due banchi di accettazione per il check-in e 3 sdraio posizionate dinnanzi ad un camino che immagino d’inverno sia operativo.

Ah, ovviamente sono solo.

Il mio viaggio alla scoperta della Lapponia è terminato, di rientro a Napoli.